Imane Khelif, giovane promessa della boxe algerina, ha fatto parlare di sé alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Khelif ha rappresentando un simbolo di resistenza e determinazione, soprattutto in un contesto in cui le donne, in molti sport, continuano a lottare per ottenere la stessa visibilità e le stesse opportunità degli uomini.
Il caso di Khelif alle Olimpiadi diventa quindi un punto di partenza per esplorare come le donne stiano gradualmente ridefinendo il panorama sportivo globale.
Un esempio significativo di questa evoluzione si trova nel mondo del trail running femminile, una disciplina che richiede non solo forza fisica ma anche una resistenza mentale straordinaria.
Qui, le atlete non solo competono, ma eccellono, dimostrando che lo sport può e deve essere un campo in cui il merito prevale sulle differenze di genere.
Ho avuto il piacere di raccogliere le testimonianze di alcune atlete, che negli ultimi tempi hanno quasi del tutto abbandonato la corsa su strada, prediligendo i trail.
Credo che “l’universo femminile” sia meravigliosamente complesso, e questo, è quanto è emerso da una semplice domanda che ho posto a 7 donne note al Puglia Trail.
COSA TI HA SPINTA AD AVVICINARTI AL MONDO DEL TRAIL RUNNING?
R: Lorenza Verdura
Inizio col dire che quando ero bambina, tutte le domeniche, con i miei genitori si andava “all’avventura” in campagna.
Ricordo con piacere quelle giornate fatte di preparativi per il pic-nic, le rin”corse” con gli amici, le arrampicate sugli alberi e tutti i giochi che si potevano fare in natura.
Già da allora mi piaceva correre, mi piaceva avventurarmi!
Forse è proprio questo che amo dei trail, quel senso di scoperta, di nuovo, di sconosciuto, perché ogni albero…ogni singola foglia, ogni sentiero non saranno mai uguali a quelli già visti!!
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R: Nicoletta Ferrante
È stato mio marito!
Lui mi ha trascinata in questo meraviglioso mondo, col tempo, mi sono appassionata.
Inizialmente lo facevo per il mio benessere, per non ingrassare, per stare in forma.
Dopo, vedendo i miei miglioramenti e continuando ad allenarmi, ci ho preso gusto ed è praticamente diventata una droga.
In tanti anni di corsa mi sono fermata solo due anni fa a causa di un infortunio importante.
Amo correre e adoro farlo nella natura!
R: Silvana Iania
Ho scelto il trail running per la varietà dei percorsi e la bellezza dei paesaggi naturali che offre. Mi entusiasma l’idea di correre attraverso scenari incantevoli e di affrontare le sfide che il trail presenta con determinazione e coraggio. Superare le difficoltà del trail è simile ad affrontare le sfide quotidiane della vita: richiede abilità tecnica e una grande coordinazione per evitare infortuni, poiché il trail è molto diverso dalle strade asfaltate. Come nella vita, anche nel trail running è fondamentale avere pazienza e una grande forza d’animo per superare le prove che ci si presentano.
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R: Vittoria Elicio
Ciò che mi ha spinto al trail running è l’amore per la natura e la libertà di correre in mezzo a paesaggi stupendi.
Dopo tanti anni di corsa su strada, ero stanca di correre le stesse gare. Iniziavo ad annoiarmi, ma con i trail ho riscoperto la voglia di correre!
R: Giusy Crisculo
ho avuto un’adolescenza turbolenta in cui ho sofferto di anoressia.
Ho iniziato a correre all’età di 18 anni, per sconfigge il mio problema e ricostruire il mio fisico.
Ho iniziato a fare le prime gare su sterrato, arrivando sempre negli ultimi posti in classifica, però man mano che andavo avanti, oltre al fisico costruivo un carattere molto forte, anche se sempre timida (tutt’ora lo sono).
A causa l’anoressia ho avuto tanti infortuni e dopo qualche anno di allenamenti forzati e gare andate male, ho puntato sulla bici, che non mi dava problemi.
In 7 anni ho costruito un fisico molto forte, così, quando lo scorso anno ho ricominciato a correre, ero pronta per affrontare i percorsi trail!
R: Angelica Rosselli
Sin da bambina, i miei genitori, nonni e zii mi hanno trasmesso l’amore per la natura, per l’avventura e soprattutto per la bellezza del nostro territorio, quello murgiano.
Tutto è iniziato con l’avvicinamento ai trekking sia sulla Murgia che in altre regioni (Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche, Trentino).
Da un anno a questa parte ho scoperto il piacere di gareggiare.
È un modo per conoscere i miei limiti e ogni tanto superarli.
Ciò che amo dei trail è il contatto con la natura.
Ci sono momenti in cui gareggio in cui io mi fermo, guardo, osservo, mi ricarico emotivamente e riprendo, perché trovo che tutto ciò sia arte pura.
Il tempo in cui sto nei sentieri é qualcosa di estremamente prezioso, per il mio corpo e la mia mente.
Spesso gareggio con mio padre e il mio compagno, e mia madre mi aspetta ad ogni traguardo. Loro sono i capisaldi della mia motivazione!
Da non sottovalutare l’aspettò relazionale, i nuovi legami che si creano con persone che condividono lo stesso interesse (che fuori dalle gare sono ben poche)!!
R: Luisa Liso
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Mi sono avvicinata al trail per la diversità dei percorsi.
Adoro correre nella natura e ammirare tanti scenari meravigliosi.
Superare gli ostacoli che il Trail ti pone ed affrontarli con forza e grinta, è un po’ come affrontare le avversità della vita!
Bisogna avere molta tecnica di corsa e molta coordinazione nei movimenti per evitare di farsi male perché il Trail non è strada!
Come nella vita bisogna avere tanta pazienza e spalle larghe per affrontarla al meglio!
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R: Mary Zaccheo
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Sin da bambina ho scoperto che amavo correre nella natura, quando ai tempi della scuola partecipavo alle campestri.
Da adulta mi sono avvicinata al mondo amatoriale ed ho iniziato con le gare su strada.
Un grave incidente stradale mi ha tenuta ferma per diverso tempo e quando finalmente ho ricominciato ha correre, mi sono resa conto che non riuscivo più ad essere veloce.
Ho scoperto il mondo dei trail, nel quale ho visto che riuscivo ad esprimermi meglio.
Non c’era bisogno di essere particolarmente veloci, così ho iniziato ad allenare la forza e la resistenza.
Quando ho deciso di partecipare al circuito del Puglia Trail, ho capito che quello era il mio mondo!
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E tu, perché ti sei avvicinata al mondo dei trail?
Sarebbe bello leggere anche la vostra storia!
Interviste a cura di Mariangela DI LENA