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Ore 8:30, “ Scipione” , l’anticiclone africano, ci da il benvenuti a Cisternino!

La grande famiglia del Pugliatrail è presente al 4^ appuntamento dell’anno. Stessi volti di sempre, con qualche piacevole new entry, stessi sorrisi, stessi abbracci.

Nonostante i quasi 500 atleti fra runners e camminatori, l’atmosfera che si percepisce è tranquilla e rilassante: una “ domenica in famiglia“

Manca meno di mezz’ora allo start è già il caldo è insopportabile!

I cari coniugi Annoscia, con i loro sorrisi rassicuranti, immortalano con degli scatti i momenti pre gara mentre gli atleti sono alle prese con il solito rituale che precede ogni partenza: allacciare bene le scarpe, fissare il pettorale, riempire la borraccia.

Tutti ai posti di partenza , ed ecco lo start dello speaker!

Si parte con un sorriso e in discesa, ma presto il pensiero va all’arrivo, che sarà in salita… addio gioia! Dopo circa 800 metri, la strada sterrata inizia a salire, accompagnata da pini che ci fanno ombra, e ben presto lascia spazio a un sentiero tortuoso, che farà sicuramente infuriare chi ha scelto le scarpe da strada per questa avventura.

Dopo 1700 metri, si arriva al giro di boa e finalmente una lieve discesa ci riporta vicino alla zona di partenza-arrivo, precisamente al km 3,3. È bello ritornare dove amici e pubblico ci applaudono, anche se subito dopo ci aspetta un tratto di speroni di roccia che richiede massima attenzione per evitare di cadere e finire come in un cartone animato.

Poco dopo si raggiunge il chilometro 5, dove si trova il leggendario “Arco d Chiandedd”, passaggio storico che unisce le comunità di Cisternino-Casalini e Montalbano di Fasano. Qui finisce il bosco di pini e inizia un paesaggio di uliveti, mandorleti e vigneti, accompagnato da una salita di 500 metri che ci porterà al punto più alto della gara, a 380 metri s.l.m. Ma niente paura, il percorso è ben segnato dai muretti a secco e dagli incroci presidiati da volontari e membri dello staff.

Al chilometro 7, si passa accanto a una tipica abitazione della Valle d’Itria, con trulli recintati da grandi muretti a secco, pervasa da un intenso profumo di timo Serpillo che inebria gli atleti. Si continua con una leggera discesa fino al chilometro 9, il punto più basso della gara a 280 metri s.l.m. Da lì si cambia rotta e si affronta una leggera salita che termina al chilometro 13, a 360 metri s.l.m.

Nel mezzo, al chilometro 10,5, si raggiunge il punto più spettacolare della gara: la cresta del monte che si affaccia sulla valle, con una vista mozzafiato sul mar Adriatico. Fermarsi un attimo per ammirare questo spettacolo è quasi obbligatorio, e magari scattare una foto per Instagram!

Gli ultimi 3 chilometri sono metà in discesa, che permette di correre con grinta, e metà in salita, che ci fa sussurrare qualche colorito epiteto a causa della fatica e del caldo cocente. Ma all’arrivo la soddisfazione sarà enorme!

Dopo 1h 24’ in lontananza sbuca un atleta, con le ultime forze taglia felice il traguardo dopo aver affrontato l ultima interminabile e rovente salita. È stata una competizione abbastanza dura, i primi tre uomini concludono tutti con lo stesso tempo, solo una manciata di secondi li distacca.

Si aggiudica il podio Franco Francesco , con un tempo di 1h24’27”.

Fra le donne, la vittoria è più netta, la prima a tagliare il traguardo è ancora lei: Silvana Iania con 1h 31’34”.

 

È un susseguirsi di arrivi, volti stanchi, sofferenti, affaticati. Qualcuno taglia il traguardo correndo, altri camminando, una pacca sulla spalla, un sorriso appena abbozzato, sguardi di intesa, quasi a voler dire:

È STATA DURA RAGAZZI, MA…CE L’ABBIAMO FATTA!

PERCHÉ NOI SIAMO…

SIAMO RUNNERS …E NULLA CI FA PAURA!

Alle 12:00 in punto le premiazioni per poi salutarci, stanchi, come sempre, ma felici!

Ora godiamoci l estate, il prossimo appuntamento sarà a settembre, con la stessa grinta ed il solito entusiasmo di sempre.

 

Mariangela Di Lena



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