Domenica scorsa, 22 settembre, un’aria frizzante e nebbiosa ha accolto una cinquantina di atleti nei pressi della Rocca del Castello Garagnone, per l’attesissimo allenamento autogestito organizzato da Puglia Trail. L’appuntamento era alle 7:30, e nonostante la nebbia avvolgesse il castello e la giornata non sembrasse delle migliori, l’entusiasmo degli atleti non si è fatto scoraggiare.
Un percorso di circa 18 chilometri attendeva i partecipanti, unendo sport e natura in un’esperienza unica: dalla maestosità della Rocca del Garagnone alle suggestive cave di bauxite di Spinazzola. Dopo le foto di rito, con tanto di immaginari duelli tra cowboy nei pressi di una caratteristica casetta da far west, è stato il momento del briefing sul percorso, non segnato, e sulle istruzioni per navigarlo tramite GPS da polso e app dedicate.
Preparativi e briefing: il rituale del trail
Alle 8 in punto, si è partiti. Il sentiero si è rivelato subito impegnativo: la salita verso il Garagnone ha dato il via a un’avventura che ha rapidamente immerso i corridori nei paesaggi mozzafiato neonato MurGeopark, Geoparco Mondiale UNESCO. Il tratto più selvaggio del percorso ha regalato momenti indimenticabili, con gli atleti liberi di scegliere il proprio cammino in un’area fuori traccia, spingendosi fino a un boschetto dove il sentiero principale è stato ritrovato.
Il fascino selvaggio della Murgia: paesaggi mozzafiato e percorsi fuori traccia
Giunti sulla cresta dell’altopiano murgiano, la vista era incredibile. A destra, la cima del Monte Caccia e Torre Disperata; a sinistra, banchi di nebbia che sembravano nuvole a portata di mano. Il silenzio della natura quindi era interrotto solo dai passi degli atleti e dal mormorio di chi chiacchierava lungo il percorso.
La piana di Giberna e la pineta di Senerico: un divertimento senza fine
Al quinto chilometro, la bellezza della piana di Giberna ha accolto il gruppo, con campi coltivati dove, nelle stagioni di pioggia, si formano laghi temporanei. L’ingresso nella pineta di Senerico ha segnato l’inizio di una discesa e salita continua, con gli atleti che sembravano divertirsi su una vera e propria montagna russa naturale.
Le cave di Bauxite: un tuffo nella storia geologica e industriale
Quando il terreno sotto i piedi ha iniziato a tingersi di rosso, segno della presenza della bauxite, il percorso è giunto al suo punto più spettacolare. Le cave di bauxite, con le loro forme e colori affascinanti, si sono rivelate una sorpresa emozionante per tutti. Questo sito di archeologia industriale, con cave profonde fino a 30 metri, è un tesoro della geologia pugliese, e non potevano mancare foto e video per immortalare la bellezza dell’area.
L’ultima sfida: la salita più impegnativa
Dopo aver superato le cave, il percorso ha portato gli atleti lungo un sentiero CAI, che li ha guidati attraverso una conca collinare. Qui si è affrontata la salita più dura del percorso, quella che ha lasciato il segno sui muscoli degli atleti, ma che tuttavia ha permesso loro di vivere un momento di sfida e soddisfazione. Una volta scollinato, il ritmo è aumentato fino a raggiungere un valico che ha condotto su uno stretto sentiero costeggiato da un bosco.
Il ritorno ai ruderi del Garagnone: un panorama mozzafiato
Con il sole che finalmente aveva dissolto la nebbia, lo spettacolo che si apriva davanti era incantevole: le colline lucane a destra e, in lontananza, il Lago Serra di Corvo, il Castello di Monteserico e il Monte Vulture. Tornati sui ruderi del Garagnone, la vista dall’alto ha regalato un’emozione indescrivibile, con il vento che accarezzava i volti stanchi ma felici degli atleti.
Il meritato ristoro: focacce, mozzarelle e birra per concludere la giornata
Dopo aver ammirato tanta bellezza, era giunto il momento di ristorarsi. Una volta rientrati al punto di partenza, le focacce, le mozzarelle offerte dal caseificio Giovanni Grosso di Terlizzi. Inoltre tanta birra e perfino il dolce cheesecake fatto dall’atleta Gaetano Tedesco hanno chiuso in bellezza questa splendida giornata.
Stanchi, ma appagati, gli atleti si sono salutati con la promessa di ritrovarsi presto per un’altra avventura. Perché il trail non è solo una corsa, è un’esperienza che connette natura, fatica e amicizia in modo unico. E a Poggiorsini, quel giorno, questa connessione è stata più forte che mai.
3 risposte
Splendida giornata di sport/allenamento e condivisione di emozioni con gli amici della domenica. Esperienza da ripetere sempre ❤️
Grazie mille per questa esperienza, ha unito più di molte gare. Questo è vero spirito sportivo, oltre che di amanti della natura!
Grazie Giuseppe per questa bellissima e indimenticabile esperienza.