Ecco un’intervista esclusiva a Marianna Fiorillo presidente dell’Amastuola Wave Trail, che ci svela la storia e le novità di questa straordinaria gara, giunta alla sua quinta tappa nel circuito Puglia Trail. Scopriamo insieme le caratteristiche del percorso, le misure ecologiche adottate e le sorprese riservate ai partecipanti di quest’anno
Presidente, tra pochi giorni si disputerà L’Amastuola Wave Trail, quinta tappa del circuito Puglia Trail. Qual è la storia e l’ispirazione dietro questo evento? Come è nato?
L’Amastuola Wave Trail nasce nel 2014 come un “esperimento” di avvicinamento al mondo outdoor, con un’edizione zero. Da quell’inizio si è sviluppato l’intero progetto, che oggi è molto vicino al format originario, anche se lo abbiamo adattato nel tempo. L’obiettivo è sempre stato la promozione del territorio e far scoprire bellezze incontaminate, sconosciute persino agli abitanti locali. All’inizio, la sfida più grande era guadagnare credibilità, data l’assenza di vette montuose. Abbiamo puntato all’eccellenza, cercando di distinguere la gara con servizi di alta qualità, attenzione ai dettagli, e offrendo un’accoglienza indimenticabile.
Quali sono le caratteristiche principali del percorso di quest’anno? Ci sono nuove difficoltà o punti di interesse rispetto alle edizioni precedenti?
Quest’anno abbiamo ridotto la distanza da 20 a 17.7 km, rendendo la gara più accessibile a un pubblico più ampio. Il percorso, pur modificato, mantiene la sua capacità di regalare emozioni e un’esperienza sensoriale a 360°. Si snoda tra paesaggi mozzafiato che distraggono dal cronometro e creano un’armonia con la natura: la partenza offre una vista sul Golfo di Taranto, attraversa vigneti, boschi di pini marittimi, muretti a secco e ulivi secolari, fino a raggiungere la Gravina di Leucaspide, dove si incontrano nuove asperità e profili altimetrici più impegnativi.
Quali misure ecologiche e di sostenibilità sono adottate per ridurre l’impatto ambientale della gara?
Il trail stesso promuove valori di ecosostenibilità. La gara si svolge interamente nel Parco delle Gravine, area protetta dalla ricca biodiversità, e si terrà in autosufficienza idrica per ridurre l’impatto ambientale. La Masseria che ospita l’evento è un esempio di innovazione e tradizione, con oltre 1500 ulivi secolari recuperati e riposizionati. Anche la medaglia celebrativa è realizzata con materiali naturali, completamente ecosostenibili.
Qual è il livello di difficoltà della gara e quali consigli darebbe ai partecipanti alle prime armi?
Il percorso è catalogato come “semplice” perché non ha dislivelli estremi, ma può risultare insidioso a causa dei cambi di direzione e delle superfici diverse. Consiglio ai partecipanti di non sottovalutare le difficoltà tecniche e di godersi il percorso, ascoltare la natura e divertirsi, condividendo l’esperienza.
Come si integra L’Amastuola Wave Trail con la cultura e le tradizioni locali?
Ci troviamo nel Territorio delle 100 Masserie, ricco di storia e cultura. Il percorso attraversa luoghi che risalgono a 2700 anni fa, come la Magna Graecia e le famose tombe a camera di Taranto. Questo contesto storico e culturale ci ispira e siamo fieri di esaltare il legame tra sport e territorio.
Quali sorprese possono aspettarsi i partecipanti quest’anno?
Quest’anno, i partecipanti tra i 18 e i 28 anni avranno la possibilità di accedere alle selezioni per il progetto “Trail Elite Factory” di Asics, che mira a formare un team esclusivo di giovani talenti del trail running. Inoltre, ospiteremo atleti e campioni come Giorgio Damilano e Xavier Chevrier, che parteciperanno a un talk sabato 26 ottobre. Il pacco gara sarà tecnico e raffinato, con prodotti Asics, e avremo un ristoro enogastronomico a cura degli chef locali, un’area massaggi e una sezione test per provare calzature da trail.
Ci sono premi o riconoscimenti speciali per i vincitori e i partecipanti?
Tutti i finisher riceveranno una medaglia celebrativa ecosostenibile. I vincitori riceveranno premi tecnici del valore di 200 euro, insieme ai vini Amastuola e trofei artigianali in legno e ceramica.
Come possono partecipare o contribuire i membri della comunità locale?
Oltre alla gara principale, organizziamo “Camminando Verso Sud”, un evento dedicato ai camminatori che esplora le bellezze naturali della Puglia. Questa camminata non competitiva promuove il turismo lento ed è un’occasione di aggregazione per gruppi di fitwalking.
Quali benefici porta questo evento alla regione?
L’evento genera turismo che si estende oltre il giorno della gara, attirando visitatori che rimangono per scoprire le bellezze naturali, architettoniche e gastronomiche del territorio. Questa permanenza favorisce una ricaduta economica positiva sull’indotto locale.
Perché inserire la vostra gara nel circuito Puglia Trail?
La nostra gara è guidata dalla passione e dall’amore per il territorio. Volevamo dimostrare che, nonostante l’assenza di montagne, potevamo creare un evento credibile e apprezzato. Abbiamo sempre puntato al coinvolgimento di una vasta utenza, promuovendo sia la corsa che il cammino, come strumento per far conoscere la natura.
Un messaggio finale per invitare più persone a partecipare?
L’edizione olimpica di quest’anno è un’occasione unica per confrontarsi con i campioni del trail running. Abbiamo pensato a tutti: dai giovani talenti alle famiglie, con tante attività e sorprese per rendere l’esperienza indimenticabile!