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Un viaggio nell’evoluzione del TCQ: intervista esclusiva

Il Trail delle Cinque Querce è un evento unico nel panorama del trail running italiano, noto per il suo connubio tra sport e valorizzazione del territorio. In questa intervista, abbiamo il piacere di dialogare con Vito Musco, uno dei principali organizzatori della manifestazione. Con oltre un decennio di esperienza, Vito ha contribuito in modo significativo alla crescita e al successo di questa gara, che ogni anno richiama atleti da tutta Italia e dall’estero. Attraverso le sue parole, scopriremo le origini, le sfide affrontate, le novità dell’edizione di quest’anno e i progetti futuri di un evento che è diventato una vetrina per le bellezze naturali e storiche della Puglia.

percorso del TCQ dopo l'attraversamento del torrente Canapro
Percorso del TCQ dopo l'attraversamento del torrente Canapro
Come è nata l’idea del “Trail delle Cinque Querce” e quali sono le sue origini?

Non credo di essere la persona più adatta a rispondere a questa domanda in modo completo, dato che la gara è nata nel 2012, quando non ero ancora socio dell’associazione. Tuttavia, da quello che so, l’idea iniziale è stata concepita dagli appassionati di trail running di questa associazione, che avevano già esperienze in altre regioni, e volevano introdurre nel nostro territorio una gara diversa da quelle solite. L’obiettivo era proporre qualcosa di nuovo, che mettesse in risalto le bellezze naturali della nostra terra.

Nelle prime edizioni, la gara si è svolta interamente nel Bosco Comunale Difesa Grande, focalizzandosi sulle cinque specie di querce che lo compongono. Col tempo, però, ci si è resi conto che, sebbene il bosco fosse un luogo magnifico, non rappresentava pienamente la varietà e la ricchezza del nostro territorio, che ha molto altro da offrire. Pertanto, si è deciso di ampliare il percorso, includendo il centro città, il canyon e il ponte, trasformando così la gara in un’esperienza che non è solo sportiva, ma anche turistica, facendo scoprire le meraviglie naturali e storiche locali.

Quali sono state le principali sfide che avete affrontato nell’organizzare questa gara per 11 anni consecutivi?

In realtà c’è stato un anno di pausa dovuto ad una riorganizzazione interna perché non è facile mettere in moto una macchina organizzativa come quella del Trail delle Cinque Querce. Tra le tante difficoltà purtroppo dobbiamo ricordare i tre incendi che hanno colpito il bosco in questi dodici anni. Da considerare inoltre che ci troviamo in una zona tanto bella quanto fragile, alcuni punti della gravina non sono momentaneamente accessibili, come le famosissime sette camere, che hanno bisogno di alcuni interventi di messa in sicurezza per tornare ad essere percorribili.

Cosa rende unica questa gara rispetto ad altri trail italiani e quali aspetti attirano di più i partecipanti?

La cosa che più di tutte la rende diversa è la community di atleti che si crea anno dopo anno, essere finisher del Trail delle Cinque Querce è un motivo di orgoglio per tantissimi atleti. Anche il percorso e le bellezze Gravinesi fanno la loro parte e il tutto crea una gara sicuramente unica.

Come ha influito il Campionato Italiano di Trail Running del 2021 sulla crescita e sul prestigio della gara?

Il campionato italiano ha fatto conoscere in tutta Italia questa gara ed è un orgoglio per la nostra associazione averlo organizzato, molti atleti ancora ricordano quel giorno e ce ne parlano.

Percorso del TCQ: Pianoro Madonna della Stella
Percorso del TCQ: Pianoro Madonna della Stella
Quali novità avete introdotto per l’edizione di quest’anno rispetto a quelle precedenti?

La novità di cui andiamo molto fieri è la presenza della nostra gara nei calendari della National League di ITRA. Poi le tante attività collaterali: c’è l’hiking rupestre, una visita escursionistica guidata su un percorso di 6km, una visita guidata da svolgersi sabato 23 alle 15.30, pensata per gli atleti che saranno già in città e non solo; nel padiglione zona arrivo ci sarà Fly On che con droni e visori VR faranno volare (virtualmente) chiunque vorrà nella Gravina, e quindi sul percorso di gara, simulando il volo del falco grillaio, infine si potrà correre la gara testando le Hoka Speedgoat messe a disposizione dal nostro sponsor tecnico. E tante altre novità che gli atleti scopriranno quel giorno.

Attraversamento del torrente Canapro
Attraversamento del torrente Canapro
Come vengono selezionati e preparati i percorsi, considerando l’equilibrio tra difficoltà e sicurezza?

La formula dei 24km che abbiamo riproposto anche quest’anno riteniamo sia un giusto equilibrio tra difficoltà e bellezza del percorso, per alcuni 24km con i 730m di dislivello sono ancora ostici, ma non è così difficile come sembra, anche se non è da sottovalutare. 

Come dicevamo prima, molte volte ci troviamo a cambiare alcuni punti proprio per motivi di sicurezza, che nell’organizzazione della gara è sempre al primo posto.

Qual è la reazione della comunità locale e come supportano la manifestazione?

La comunità Gravinese è sempre entusiasta della nostra gara, ci supporta con incoraggiamenti vari sui social, riusciamo ad intercettare tante aziende del territorio che credono molto nel nostro progetto e ci aiutano o economicamente o mettendo a disposizione i propri prodotti che gli atleti gusteranno nel ristoro o troveranno nel pacco gara. 

Anche l’amministrazione comunale crede molto nella nostra gara, contribuisce economicamente e risolvendo alcune questioni burocratiche.

In che modo la gara contribuisce alla promozione del turismo sportivo e alla valorizzazione del territorio pugliese?

La gara e tutto l’evento nel complesse riesce a fare molto bene quello che oggi viene chiamato marketing territoriale, il Trail delle Cinque Querce è una vetrina importante per il turismo Gravinese e tutto l’indotto che ne è collegato, ci sono tanti atleti che alloggiano prima della gara e pranzano nei buonissimi ristoranti della città. La gara, nel suo piccolo contribuisce al turismo e l’economia gravinese.

Cosa significa per voi, come organizzatori, vedere ogni anno atleti provenienti da tutta Italia partecipare al “Trail delle Cinque Querce”?

Da tutta Italia ma anche oltre, quest’anno abbiamo iscritti da Francia,Spagna, Olanda, Belgio e Irlanda, un gruppo ben nutrito da Milano, presenze importanti da Vicenza, Roma e un po’ tutte le regioni sono presenti.

Il pensiero che tutti questi atleti organizzino un viaggio importante per venire a Gravina è motivo di orgoglio e di emozione che ci spinge ad organizzare il tutto al meglio delle nostre possibilità e capacità.

Quali sono i progetti futuri per il “Trail delle Cinque Querce”? Ci sono nuovi obiettivi o traguardi che vorreste raggiungere?

Ci sono tante idee che non possiamo svelare al momento, ma per realizzarle abbiamo bisogno di ingrandire lo staff con gente che abbia voglia di mettere a disposizione un po’ di tempo e forze fresche.

Scaletta di corda sul percorso del TCQ
Scaletta di corda sul percorso del TCQ

L’intervista a Vito Musco ci ha offerto uno spunto affascinante per comprendere la crescita e l’evoluzione del TCQ, un evento che, partito come una sfida per portare qualcosa di nuovo nel panorama del trail running pugliese, è oggi una manifestazione di grande prestigio e impatto. Con il suo continuo impegno e innovazione, il Trail delle Cinque Querce non solo valorizza il territorio, ma crea una community di appassionati che continuano a far crescere l’entusiasmo ogni anno. Il futuro del TCQ appare più che mai promettente, con nuovi progetti e ambiziosi traguardi in arrivo.